venerdì 18 settembre 2015

Fagiano comune

Specie sedentaria originaria dell'Asia (nome scientifico: Phasianus colchicus), introdotta in quasi tutti i continenti, dove si è acclimatata. In Italia la sua introduzione risale al tempo dei Romani, ma le popolazioni originarie sono state progressivamente sostituite da altre più interessanti per i cacciatori. Nidifica in ambienti freschi e umidi, con alternanza di incolti erbosi, prati, coltivi, zone boscate e cespugliate. Generalmente si riproduce in regime di poligamia (una covata annua). Tra marzo e maggio depone 8-15 uova bruno-olivastre, che si schiudono dopo 23-28 giorni. I piccoli compiono i primi voli a circa 12 giorni di vita. Il Fagiano trascorre la notte posato sui rami. Si ciba di sostanze vegetali e animali. Il maschio emette un caratteristico richiamo forte e penetrante (Bibliografia: P. Brichetti, Uccelli. Conoscere, riconoscere e osservare tutte le specie di uccelli presenti in Europa, Novara 2004).

Alla Caffarella si può ascoltare il verso del fagiano (il maschio) quasi in ogni punto del parco. Facile da avvistare, in particolare nei pressi del laghetto e dintorni. 

Seguono alcune foto, scattate alla Caffarella:


Fagiano maschio, alla Caffarella


Fagiano femmina, alla Caffarella


Fagiano femmina, alla Caffarella


Piccoli fagiani, alla Caffarella


Piccolo fagiano, alla Caffarella


Fagiano maschio, alla Caffarella

Cornacchia grigia

E' una delle dominatrici dei cieli romani (il nome scientifico della Cornacchia grigia è Corvus cornix). Da marzo in poi deposita 3-6 uova (una covata annua), che si schiudono dopo circa 18-19 giorni. I piccoli si involano a 18-28 giorni (Bibliografia: P. Brichetti, Uccelli. Conoscere, riconoscere e osservare tutte le specie di uccelli presenti in Europa, Novara 2004).

Seguono alcune foto della Cornacchia grigia, scattate alla Caffarella:
 

Cornacchia grigia alla Caffarella


Cornacchie grigie alla Caffarella


Cornacchie grigie alla Caffarella


Cornacchie grigie alla Caffarella


Cornacchie grigie alla Caffarella


Cornacchie grigie alla Caffarella

Codibugnolo

Passeriforme di piccole dimensioni e forme allungate ed eleganti (nome scientifico: Aegithalos caudatus). Specie sedentaria e dispersiva, in Italia nidifica con una popolazione di 100000-500000 coppie. Frequenta zone boscose, soprattutto di latifoglie, ricche di folto sottobosco, dove occupa indifferentemente aree secche o umide. Da marzo in poi depone 8-12 uova che si schiudono dopo 13-15 giorni (una covata annua). Di indole confidente, emette in ripetizione un trillo poco acuto. La dieta si basa principalmete su insetti e larve, raccolti di solito tra le chiome degli alberi (Bibliografia: P. Brichetti, Uccelli. Conoscere, riconoscere e osservare tutte le specie di uccelli presenti in Europa, Novara 2004).

Seguono due foto che ho scattato alla Caffarella, in prossimità del canale che alimenta il laghetto:


Codibugnolo alla Caffarella


Codibugnolo alla Caffarella

Cinciallegra

Passeriforme di dimensioni piccole e forme tondeggianti (nome scientifico: Parus major). Specie sedentaria e migratrice, in Italia nidifica con una popolazione di 1-2 milioni di coppie. Da fine marzo in poi depone 6-11 uova che si schiudono dopo 12-15 giorni (una o due covate annue). I piccoli si involano a 16-22 giorni. Di indole aggressiva e rumorosa, nei confronti dell'uomo la Cinciallegra dimostra una certa tolleranza, dettata anche dalla necessità di sfruttarne le opportunità trofiche. Il repertorio vocale è estremamente ricco di suoni, ma il richiamo abituale è un cinguettio simile a quello del Fringuello. Si nutre di insetti e ragni, ma anche di sostanze vegetali, frutti e semi. Visita volentieri le mangiatoie artificiali, dove si abbuffa di nocciole, mandorle, noci, lardo, ecc. (Bibliografia: P. Brichetti, Uccelli. Conoscere, riconoscere e osservare tutte le specie di uccelli presenti in Europa, Novara 2004).

Seguono alcune foto che ho scattato alla Caffarella, in prossimità del laghetto:


Cinciallegra alla Caffarella


Cinciallegra alla Caffarella


Cinciallegra alla Caffarella

Capinera

Specie migratrice (nome scientifico: Sylvia atricapilla), sedentaria e dispersiva, nidifica in Italia con una popolazione di 2-5 milioni di coppie. Da aprile in poi depone 4-6 uova che si schiudono dopo 11-12 giorni (una o due covate annue). I piccoli si involano a 10-14 giorni (Bibliografia: P. Brichetti, Uccelli. Conoscere, riconoscere e osservare tutte le specie di uccelli presenti in Europa, Novara 2004).

Il maschio ha il capo nero, mentre la femmina lo ha marrone chiaro.

Ecco un paio di foto di una Capinera maschio, scattate alla Caffarella:


Capinera maschio, alla Caffarella


Capinera maschio, alla Caffarella

Folaga

Rallide di grandi dimensioni (nome scientifico: Fulica atra) facilmente riconoscibile per il piumaggio generale nero in contrasto con il becco e la placca frontale bianchi e le zampe verdi. Specie sedentaria e migratrice in Italia nidifica con una popolazione di 5000-12000 coppie, ma è più comune come svernante, con oltre 200000 individui censiti. Frequenta zone umide generalmente estese, con acque profonde e circondate da canneti. Sverna anche in laghi e lagune salmastre. Nidifica tra le canne e la vegetazione acquatica emergente o galleggiante. Da fine marzo a giugno depone 6-10 uova che si schiudono dopo 21-24 giorni (una covata annua). I piccoli volano a 55-60 giorni di età. L'alimentazione è vegetariana, ma viene integrata con fauna acquatica vertebrata e invertebrata (Bibliografia: P. Brichetti, Uccelli. Conoscere, riconoscere e osservare tutte le specie di uccelli presenti in Europa, Novara 2004).

Si può osservare in ogni periodo dell'anno al laghetto della Caffarella. Seguono alcune foto che ho scattato lì:


Folaga alla Caffarella


Folaga alla Caffarella


Folaga alla Caffarella

mercoledì 16 settembre 2015

Beccaccino

Specie parzialmente migratrice e parzialmente sedentaria (nome scientifico: Gallinago gallinago). In Italia è migratore regolare, nidificante irregolare con poche coppie e svernante con più di 10000 individui. Nidifica tra l'erba alta e i carici, da fine marzo depone 4 uova (una covata annua) che si schiudono dopo 18-20 giorni. Il Beccaccino si invola con fulminee traiettore a zig-zag. La dieta si compone prevalentemente di vermi e larve di insetti (Bibliografia: P. Brichetti, Uccelli. Conoscere, riconoscere e osservare tutte le specie di uccelli presenti in Europa, Novara 2004).

L'ho visto in diverse occasioni in prossimità del laghetto della Caffarella, sia sull'erba che in volo. Segue la foto che ho scattato il 29 dicembre 2013:


Beccaccino alla Caffarella

Beccamoschino

Silvide minuscolo (nome scientifico: Cisticola juncidis), di forme arrotondate con piumaggio fulvo. Specie sedentaria, dispersiva e localmente migratrice, in Italia nidifica con una popolazione di 100000-300000 maschi. Nidifica tra la vegetazione erbacea e i bassi cespugli. Dalla fine di marzo in poi depone 4-6 uova che si schiudono dopo 12-13 giorni (due, tre covate annue). I piccoli si involano dopo 14-15 giorni dalla nascita. Il Beccamoschino emette un caratteristico canto che consiste nella ripetizione insistente e concitata di una nota acuta. Si nutre essenzialmente di insetti e larve, che ricerca tra la vegetazione e sul terreno (Bibliografia: P. Brichetti, Uccelli. Conoscere, riconoscere e osservare tutte le specie di uccelli presenti in Europa, Novara 2004).

Seguono un paio di foto che ho scattato al Beccamoschino, alla Caffarella:


Beccamoschino alla Caffarella


Beccamoschino alla Caffarella

Airone rosso

Airone dalla corporatura slanciata (nome scientifico: Ardea purpurea), con dita molto lunghe e con becco e collo sottili. Specie migratrice a lungo raggio, in Europa evidenzia una distribuzione meridionale molto discontinua, non oltrepassando a nord il 53° parallelo. Sverna in Africa, a sud del Sahara. In Italia è nidificante con una popolazione di 1700-1900 coppie. Costruisce il nido tra aprile e maggio, e vi depone 4-6 uova, che si schiudono dopo circa 25-30 giorni (una covata annua). I piccoli sono in grado di volare dopo 45-50 giorni (Bibliografia: P. Brichetti, Uccelli. Conoscere, riconoscere e osservare tutte le specie di uccelli presenti in Europa, Novara 2004).

Seguono alcune foto che ho scattato all'Airone rosso, al laghetto della Caffarella:


Airone rosso alla Caffarella


Airone rosso alla Caffarella


Airone rosso alla Caffarella

Airone guardabuoi

Airone di dimensioni medio-piccole (nome scientifico: Bubulcus ibis). Specie parzialmente migratrice e dispersiva. In Europa, dalla Spagna meridionale si è diffusa nel resto del paese, in Francia e, dal 1985, in Italia, dove la popolazione è passata da 2 a 1000 coppie. E' l'airone meno legato all'ambiente acquatico e frequenta regolarmente prati, campi arati e incolti. Per nidificare (una covata annua, a volte due) predilige zone umide con canneti e boschetti igrofili. Spiccatamente coloniale, da fine aprile in poi costruisce il nido su alberi, cespugli o tra le canne e vi depone 4-5 uova biancastre, che si schiudono dopo 22-26 giorni di incubazione (curata da ambo i sessi). I piccoli volano a un mese di vita. L'Airone guardabuoi si nutre soprattutto di insetti che raccoglie camminando al seguito di mandrie pascolanti. Tipica è anche l'abitudine di seguire gli aratri in movimento. E' frequente osservarlo posato sul dorso di tori e cavalli alla ricerca di parassiti nascosti tra il pelame (Bibliografia: P. Brichetti, Uccelli. Conoscere, riconoscere e osservare tutte le specie di uccelli presenti in Europa, Novara 2004).

Seguono alcune foto dell'Airone guardabuoi, che ho scattato al laghetto della Caffarella:


Airone guardabuoi alla Caffarella


Aironi guardabuoi alla Caffarella


Airone guardabuoi alla Caffarella


Airone guardabuoi alla Caffarella

Airone cenerino

E' il più grosso airone europeo (nome scientifico: Ardea cinerea). Specie migratrice, dispersiva e sedentaria, sverna nel bacino del Mediterraneo e in Africa. In Italia nidifica con circa 9000 coppie, incrementate sensibilmente negli ultimi due decenni (1000 coppie nel 1984). Nidifica negli ambienti più disparati: zone umide d'acqua dolce e salmastra, boschi ripari, campagne alberate, parchi patrizi ecc., generalmente a quote inferiori ai 500 metri. Coloniale, da febbraio a maggio costruisce un voluminoso nido sugli alberi o tra le canne e vi depone 4-5 uova bluastre che i genitori covano a turno per 25-26 giorni (una covata annua). I piccoli abbandonano il nido dopo poco meno di un mese e volano dopo dopo un analogo periodo. La dieta è varia e sembra dipendere dall'habitat: pesci, anfibi, rettili, piccoli mammiferi e invertebrati. Si nutre preferibilmente di giorno, isolato o in gruppetti, camminando nella acque basse o attendendo immobile che le prede capitino a tiro del becco appuntito (Bibliografia: P. Brichetti, Uccelli. Conoscere, riconoscere e osservare tutte le specie di uccelli presenti in Europa, Novara 2004).

Colui che, alzandosi in volo da una città latina in fiamme, determinò il suo nome nei secoli....Ardea Cinerea (Airone cenerino):

«Turno muore. Ardea cade con lui, città fiorente finché visse il suo re. Morto Turno, il fuoco dei Troiani la invade e le sue torri brucia e le dorate travi. Ma, poi che tutto crollò disfatto ed arso, dal mezzo delle macerie un uccello, visto allora per la prima volta, si alza in volo improvvisamente e battendo le ali, si scuote di dosso la cenere. Il suo grido, le sue ali di color cenere, la sua magrezza, tutto ricorda la città distrutta dai nemici. Ed infatti, d'Ardea il nome ancor gli resta. Con le penne del suo uccello Ardea piange la sua sorte» (Ovidio, Metamorfosi, XV.)

L'Airone cenerino è ormai da tempo un ospite fisso del laghetto della Caffarella. Ve ne sono diversi esemplari, alcuni di passaggio, altri stanziali e svernanti. E' piuttosto fotogenico, e grazie alla grandi dimensioni è facile da inquadrare nel mirino. Inoltre, spesso, resta fermo per molto tempo nella stessa posizione, il che rende piuttosto semplice scattargli le foto.

Seguono alcune foto dell'Airone cenerino, che ho scattato al laghetto della Caffarella:


Airone cenerino alla Caffarella


Airone cenerino alla Caffarella


Airone cenerino alla Caffarella


Airone cenerino alla Caffarella


Airone cenerino alla Caffarella

Airone bianco maggiore

Airone di grosse dimensioni (nome scientifico: Ardea alba), è inconfondibile per il piumaggio interamente bianco. Il becco è giallo in abito invernale e si tinge di nero in quello nuziale. Durante il periodo riproduttivo il dorso si orna di lunghe penne filiformi. I sessi sono simili. Specie parzialmente migratrice e dispersiva, in Europa presenta una distribuzione puntiforme limitata alle regioni sudorientali. In Italia è migratrice e svernante regolare, oltre che nidificante dall'inizio degli anni 90 con 1-40 coppie. Nidifica in vaste zone umide d'acqua dolce o poco salata, con fitti canneti e in boschetti ai margini di zone umide utilizzate come aree di alimentazione. Durante lo svernamento frequenta anche zone salmastre e coltivi. In aprile costruisce il nido fatto di canne o stecchi e vi depone 3-5 uova azzurrognole (una covata annua), alla cui incubazione provvedono entrambi i genitori per 25-26 giorni. I piccoli volano a circa 40 giorni di età. La dieta varia secondo le stagioni: pesci, anfibi, insetti, molluschi, piccoli rettili e uccelli (Bibliografia: P. Brichetti, Uccelli. Conoscere, riconoscere e osservare tutte le specie di uccelli presenti in Europa, Novara 2004).

Rispetto all'Airone cenerino è assai più timido e guardingo (quindi meno semplice da fotografare). Quando cammina nei prati (alla ricerca di cibo) assume un movimento cadenzato che somiglia ad una danza (ad ogni passo segue un movimento in avanti o indietro del collo).

Seguono alcune foto dell'Airone bianco maggiore che ho scattato al laghetto della Caffarella:


Airone bianco maggiore alla Caffarella


Airone bianco maggiore alla Caffarella


Airone bianco maggiore in lite con l'Airone cenerino, alla Caffarella

martedì 15 settembre 2015

Gabbiano reale

Gabbiano di grosse dimensioni (nome scientifico: Larus michahellis). Specie sedentaria, migratrice e dispersiva, in Italia nidifica con una popolazione di 24000-27000 coppie, in gran parte concentrata nelle isole minori. Di recente ha iniziato a colonizzare i centri urbani. Coloniale, da fine marzo depone 3 uova (una covata annua) che si schiudono dopo 28-30 giorni. I piccoli volano a 35-40 giorni di vita. La dieta è onnivora e frequenta abitualmente gli immondezzai, ma preda anche piccoli e uova di altri uccelli acquatici (Bibliografia: P. Brichetti, Uccelli. Conoscere, riconoscere e osservare tutte le specie di uccelli presenti in Europa, Novara 2004).

Ho visto spesso, sia alla Caffarella che altrove, i Gabbiani reali predare e mangiare i piccoli di Germano reale, ma anche storni e rondini adulte.

Seguono un paio di foto del Gabbiano reale, che ho scattato alla Caffarella:


Gabbiano reale alla Caffarella


Gabbiano reale alla Caffarella

Gabbiano comune

Gabbiano di medie dimensioni (nome scientifico: Chroicocephalus ridibundus) con sessi simili, ma evidente dimorfismo stagionale. Specie migratrice e dispersiva, in Italia nidifica con una popolazione di 500-1000 coppie, ma è molto più comune come svernante (700000 individui stimati). Nidifica in ambienti salmastri costieri, come lagune, saline e stagni, ma anche in zone umide d'acqua dolce interne. Coloniale, da aprile in poi depone 3 uova (una covata annua) che si schiudono dopo 23-26 giorni. Insieme al Gabbiano reale è uno degli ospiti fissi delle discariche e degli immondezzai (Bibliografia: P. Brichetti, Uccelli. Conoscere, riconoscere e osservare tutte le specie di uccelli presenti in Europa, Novara 2004).

Seguono un paio di foto del Gabbiano comune, che ho scattato alla Caffarella:


Gabbiano comune alla Caffarella


Gabbiano comune alla Caffarella

Mestolone

Anatra di superficie (nome comune: Anas clypeata) identificabile per il becco a forma di "spatola". Il maschio ha capo e collo verdi a riflessi metallici, collo e petto bianchi contrastanti, fianco e addome castani, parte anteriore dell'ala azzurra; la femmina è bruno-fulva macchiata di nero, con zona grigio-azzurra sull'ala. Specie migratrice e dispersiva, in Italia nidifica con una popolazione di 80-150 coppie, ma è molto più comune come svernante con 12000-25000 individui censiti annualmente. Tra aprile e giugno depone 9-11 uova (una covata annua) che si schiudono dopo 22-23 giorni. I piccoli abbandonano subito il nido ma iniziano a volare dopo 40-45 giorni. Si nutre di vari invertebrati acquatici e di sostanze vegetali raccolti con il grosso becco. Gregario, il Mestolone si associa volentieri ad altre anatre (Bibliografia: P. Brichetti, Uccelli. Conoscere, riconoscere e osservare tutte le specie di uccelli presenti in Europa, Novara 2004).

Seguono due foto del Mestolone, che ho scattato al laghetto della Caffarella il 6 marzo 2014:


Il Mestolone alla Caffarella


Il Mestolone alla Caffarella

Germano reale

Anatra di superficie comune (nome scientifico: Anas platyrhynchos), il maschio presenta il capo e il collo color verde metallico, colare bianco e petto bruno-rossastro, mentre la femmina e il giovane sono bruni macchiati di scuro. Specie migratrice e sedentaria, in Italia nidifica diffusamente con una popolazione di 10000-20000 coppie ed è comune anche come svernante con 40000-80000 individui censiti annualmente. Nidifica in ambienti umidi, costieri e dell'interno, fino a notevoli altitudini (2250 metri sulle Alpi italiane). In inverno si osserva anche in acque marine. La formazione delle coppie ha luogo in autunno-inverno. Il nido è collocato sul terreno, in cavità di alberi o in nidi artificiali. Da marzo in poi depone 9-13 uova (una covata annua), che si schiudono dopo 27-28 giorni. I piccoli abbandonano subito il nido, ma diventano atti al volo dopo 50-60 giorni di vita. Onnivoro, si alimenta in acque poco profonde tuffando il capo in acqua. La femmina ha l'abitudine di difendere la prole fingendosi ferita per allontanare gli intrusi (Bibliografia: P. Brichetti, Uccelli. Conoscere, riconoscere e osservare tutte le specie di uccelli presenti in Europa, Novara 2004).

Alla Caffarella (e non solo) ho visto spesso i Gabbiani reali attaccare e mangiare i piccoli di Germano reale.

Seguono alcune foto, che ho scattato alla Caffarella:


Germano reale maschio, alla Caffarella


Germano reale maschio, alla Caffarella


Germano reale maschio, alla Caffarella


Germano reale femmina, alla Caffarella


Germano reale femmina con pulcini, alla Caffarella


Pulcini di Germano reale, alla Caffarella