mercoledì 16 settembre 2015

Airone cenerino

E' il più grosso airone europeo (nome scientifico: Ardea cinerea). Specie migratrice, dispersiva e sedentaria, sverna nel bacino del Mediterraneo e in Africa. In Italia nidifica con circa 9000 coppie, incrementate sensibilmente negli ultimi due decenni (1000 coppie nel 1984). Nidifica negli ambienti più disparati: zone umide d'acqua dolce e salmastra, boschi ripari, campagne alberate, parchi patrizi ecc., generalmente a quote inferiori ai 500 metri. Coloniale, da febbraio a maggio costruisce un voluminoso nido sugli alberi o tra le canne e vi depone 4-5 uova bluastre che i genitori covano a turno per 25-26 giorni (una covata annua). I piccoli abbandonano il nido dopo poco meno di un mese e volano dopo dopo un analogo periodo. La dieta è varia e sembra dipendere dall'habitat: pesci, anfibi, rettili, piccoli mammiferi e invertebrati. Si nutre preferibilmente di giorno, isolato o in gruppetti, camminando nella acque basse o attendendo immobile che le prede capitino a tiro del becco appuntito (Bibliografia: P. Brichetti, Uccelli. Conoscere, riconoscere e osservare tutte le specie di uccelli presenti in Europa, Novara 2004).

Colui che, alzandosi in volo da una città latina in fiamme, determinò il suo nome nei secoli....Ardea Cinerea (Airone cenerino):

«Turno muore. Ardea cade con lui, città fiorente finché visse il suo re. Morto Turno, il fuoco dei Troiani la invade e le sue torri brucia e le dorate travi. Ma, poi che tutto crollò disfatto ed arso, dal mezzo delle macerie un uccello, visto allora per la prima volta, si alza in volo improvvisamente e battendo le ali, si scuote di dosso la cenere. Il suo grido, le sue ali di color cenere, la sua magrezza, tutto ricorda la città distrutta dai nemici. Ed infatti, d'Ardea il nome ancor gli resta. Con le penne del suo uccello Ardea piange la sua sorte» (Ovidio, Metamorfosi, XV.)

L'Airone cenerino è ormai da tempo un ospite fisso del laghetto della Caffarella. Ve ne sono diversi esemplari, alcuni di passaggio, altri stanziali e svernanti. E' piuttosto fotogenico, e grazie alla grandi dimensioni è facile da inquadrare nel mirino. Inoltre, spesso, resta fermo per molto tempo nella stessa posizione, il che rende piuttosto semplice scattargli le foto.

Seguono alcune foto dell'Airone cenerino, che ho scattato al laghetto della Caffarella:


Airone cenerino alla Caffarella


Airone cenerino alla Caffarella


Airone cenerino alla Caffarella


Airone cenerino alla Caffarella


Airone cenerino alla Caffarella

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